La missione delle macchine: tecniche, lavoro e missioni nelle terre basse del sud-America (9 Oct 2019 11 Oct 2019)

 Workshop: id 53302
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La missione delle macchine: tecniche, lavoro e missioni nelle terre basse del sud-America
Description
L’obiettivo di questa riunione è quello di approfondire le relazioni tra missioni religiose e nascita e costruzione dei diversi fronti estrattivi nelle terre basse del sud America (Amazzonia, Chaco, Araucania, Patagonia). Ci si concentrerà in particolare sul ruolo delle macchine, delle officine e del lavoro tecnico come spazio di costruzione e come “marcatori” del corpo rispetto al genere, all’etnicità e al rapporto con lo stato-nazionale. Le macchine diventano un dispositivo privilegiato di controllo sociale e disciplinamento ma anche di emancipazione e creatività tecnica e corporale. Si tratta di una giornata di studio internazionale che si realizza all’interno del progetto ANR Mécaniques sauvages. Le fait mécanique dans les sociétés amérindiennes du Chaco et de l'Atacama (1850-temps présent). Le “terre basse” sudamericane (il Gran Chaco, l’Amazzonia occidentale, il Mato Grosso, la Patagonia) sono rimasti luoghi marginali rispetto al mercato mondiale e fino alla fine del XIX secolo, quando alcune industrie come quella della gomma, dello zucchero, del mate, del tannino o del legname hanno cominciato ad avere un’importante influenza sul loro sviluppo con un capitalismo di matrice tecnicista e di stampo estrattivo. Questa incorporazione ha avuto conseguenza rilevanti: ha accompagnato l’avanzata colonizzatrice sui territori indigeni, la contemporanea consolidazione delle frontiere esterne degli stati-nazione recentemente formati e una nuova ondata di missioni religiose (cattoliche, ma soprattutto protestanti) ispirate non solo dalla volontà di evangelizzare, ma anche di civilizzare e procedere all’assimilazione delle popolazioni indigene. In questo contesto, la “tecnica” e la “macchina” risultano un mezzo decisivo per il processo di assimilazione così come le “officine delle missioni” (le barche, gli aerei, i treni o i trattori che permettevano di raggiungerle) hanno rappresentato un luogo di costruzione sociale estremamente creativo. Questa centralità processuale della macchina (e particolarmente dei veicoli, come battelli a vapore o camion), ha contribuito a una “macchinizzazione” delle terre basse e allo stesso tempo a una sorta di “mascolinizzazione” delle macchine. L’antropologia del cristianesimo ha analizzato in profondità quello che succedeva nel campo religioso attraverso concetti come “anima”, “rito” o “conversione”. Ma cosa succedeva contemporaneamente con le macchine, gli utensili, il sapere e le tecniche che i missionari insegnavano e di cui certamente si servirono per integrare gli indigeni al mercato e alle società nazionali? Concretamente quali erano le macchine nelle e delle missioni? Perché oltre alle chiatte, i camion o le moto, nei registri etnografici e storici emerge costantemente una vasta gamma di generatori, motoseghe, aratri, stamperie, macchine da cucire e altro ancora. Quali conseguenze hanno avuto queste innovazioni sulle tecniche di produzione indigene, sull’organizzazione e la concezione del lavoro, o ancora sulla costruzione del genere e sulle relazioni sociali? Su un piano più astratto, che influenza hanno avuto sulla concezione dello spazio, del tempo, della causalità e sulle sensibilità estetiche degli indigeni? Se l’agire dei missionari ha certamente contribuito a dare forma ai territori, alle frontiere etniche, alle strutture economiche e politiche, è altrettanto certo che questi processi si sono sviluppati in funzione di un dispositivo materiale costruito attraverso le macchine e la loro presenza. Quali sono state allora le sfide e le difficoltà di fronte a questi nuovi materiali e “saperi”, o al potenziale tecnico ed estetico delle nuove tecniche? Cos’è successo con queste macchine, questi utensili quando, per molteplici ragioni congiunturali, i missionari si sono ritirati o hanno abbandonato i territori indigeni? In queste giornate di studi vogliamo condividere documentazione etnografica e materiale d’archivio, intraprendere nuove piste di lavoro e discutere delle possibili strategie analitiche riguardo la relazione tra i popoli indigeni, le missioni religiose, le macchine e il capitalismo estrattivo nelle terre basse sudamericane tra la fine del XIX secolo e il XX.
Start date
9 Oct 2019
End date
11 Oct 2019
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